IL MIO TERRAZZO HA BISOGNO DI AIUTO
Il mio terrazzo , come quello di quasi tutti, è fatto dalle piante che piacciono a me, senza uno schema particolare. Ci sono grandi vasi di ciclamini e ederina che scende giù verso l’esterno e sulla parete interna rampicanti che invadono il muro esterno della casa. In fondo a destra ho un ulivo che ci era stato regalato come bonsai e che noi abbiamo fatto crescere senza mai tagliarlo; lui, quest’anno, è diventato grande fino a fare le olive. Sempre dalla stessa parte in un enorme vaso ereditato da mia madre ho messo tutte le aromatiche che uso per cucinare: salvia, menta, basilico, prezzemolo, rosmarino; quest’ultimo si è trasformato in un grande e rigoglioso cespuglio senza mai avergli dato nulla di particolare.
Dall’altra parte del terrazzo ci sono un arancio e due limoni incredibilmente generosi nel produrre i loro frutti che, insieme ad un profumatissimo gelsomino, stanno lì a rappresentare le mie origini siciliane da parte di padre. E proprio questo gelsomino è la pianta che mi preoccupa di più; è ricco di foglioline nuove e tenere spuntate con le temperature miti che abbiamo avuto fino a poco fa e ora sembra soffrire per il troppo freddo.
Non so come aiutarlo. Anche i ciclamini che, al contrario, hanno sofferto per il troppo caldo sembrano un po’ incerti: hanno tanti butti nuovi ma il resto della pianta non è rigogliosa e anzi ci sono molte foglie secche. Avendo noi un’azienda agricola biologica, anche quando vorrei comprare i tanti concimi chimici che ormai si trovano all’entrata di tutti i supermercati, non so decidere per non tradire quella che è diventata una scelta di vita.
Non mi rimane che rivolgermi ad Antonella Fornai, paesaggista, autrice di splendidi giardini in tutta Italia e curatrice della bella mostra Floracult che anche quest’anno si svolgerà alla fine di aprile nel Parco di Veio. Antonella, cosa posso fare per aiutare le piante del mio terrazzo in questo strano inverno? Questo è un inverno non solo tiepido ma anche abbastanza asciutto, senza pioggia, senza neve. Nel sud, a cui tu sei legata, è una situazione quasi normale e le piante di terrazze e giardini continuano a fiorire fino a gennaio, si fermano a febbraio e ricominciano a vegetare in una primavera sempre un po’ in anticipo. A Roma è diverso, il freddo inizia a dicembre e tutto va come sempre, quindi quest’anno le tue piante sono un po’ disorientate: non è grave. Quando hai rinvasato il tuo amato gelsomino?
Hai annaffiato le piante in questo periodo, spruzzando anche le foglie? Devi farlo, inoltre puoi aggiungere una buona parte di terriccio ricco e concimato, concime naturale, diciamo circa 10 centimetri, sulla parte superiore del vaso. In genere è buona abitudine non usare tanto concime, soprattutto chimico, quando le piante ci sembrano stressate e stanche perché spingerle a vegetare le mette a dura prova e le danneggia, ma non credo che sia questo il tuo caso. Se vedi che le nuove e promettenti gemme sono diventate secche non le toccare adesso perché proteggono le gemme che stanno immediatamente sotto, pronte per uscire fuori quando sarà il momento.
I ciclamini invece hanno una storia diversa perché vengono forzati nei vivai di produzione per farli fiorire in modo vistoso, quindi sono piante a rischio, poco naturali, anche loro però una volte liberate dal secco, riprenderanno a vegetare e magari a regalarti qualche fiore. Non parli di quale esposizione ha il tuo terrazzo, anche questo è fondamentale, in un terrazzo esposto completamente a sud, a Roma, un’amica ha fioriture interminabili e ricche indipendentemente dal clima dell’anno, lavora soprattutto sul rinvaso e sul terriccio e continua ad annaffiare anche adesso.’
Il mio terrazzo è esposto a nord. La prossima volta ci faremo spiegare da Antonella Fornai come funziona il rinvaso.
Anita D’Asaro
26 gennaio 2016