ESTATE TEMPO DI LIBRI
Durante l’estate, abbiamo solitamente più tempo per leggere e siamo quindi più… felici! Persino i dati Istat confermano questo scenario: oltre il 71% di chi legge libri si ritiene soddisfatto del proprio tempo libero, contro il 64% dei non lettori (fonte: La lettura in Italia 2015, dati Istat in pdf). Ma anche i lettori più accaniti riconoscono la difficoltà: come scegliere libri belli (e possibilmente capolavori) da portare in vacanza tra i tanti romanzi, manuali e saggi che affollano le librerie? Prima di partire, è sempre bello scambiarsi qualche parere sulle letture da portare in vacanza, condividendo le proprie scelte e scoprendo nuove storie da aggiungere alla lista dei desideri. Di carta o di bit, ecco alcuni titoli interessanti.
Aspettando Bojangles di Olivier BOURDEAUT Immaginate di essere un bambino e di avere un padre che non chiama mai vostra madre con lo stesso nome. Immaginate poi che a vostra madre quest'abitudine non dispiaccia affatto, poiché tutte le mattine, in cucina, tiene lo sguardo fisso e allegro su vostro padre, col naso dentro la tazza di latte oppure col mento tra le mani, in attesa del verdetto; e poi, felice, si volta verso lo specchio salutando la nuova Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou... Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou... la madre. Di lei, suo marito dice che da del tu alle stelle, ma in realtà da del voi a tutti, a suo marito, al bambino e alla damigella di Numidia che vive nel loro appartamento, un grosso uccello strambo ed elegante che passeggia oscillando il lungo collo nero, le piume bianche e gli occhi di un rosso violento. Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio, Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo.
Le cose che restano JENNY OFFIL Il padre di Grace crede nella scienza e costruisce per la figlia una casa di bambole con luci che si accendono davvero. La madre di Grace le racconta leggende africane e trascrive la storia dell'universo in una stanza dalle pareti dipinte di nero. Grace ha otto anni e la sua vita è come un labirinto da cui si diramano sentieri per altri mondi, fatti di numeri e fiabe, assurdità e meraviglie: ma poco alla volta anche quei mondi sbiadiscono, e la sua famiglia si disgrega. Grace è costretta a scegliere tra i propri genitori vulnerabili, diversissimi, pieni di difetti, e per farlo deve lasciare la sua casa nel Vermont e spingersi fino alle strade allagate di New Orleans, al deserto del Nevada, in un viaggio drammatico e fiabesco. L’ALTRO CAPO DEL FILO, ANDREA CAMILLERI L'altro capo del filo è il romanzo dell’estate 2016 per l’instancabile Andrea Camilleri, e ha per protagonista il commissario più amato d’Italia, Salvo Montalbano, re delle classifiche italiane oramai dagli anni Novanta del secolo scorso. Anche in L’altro capo del filo, però, Camilleri intrattiene alla grande i suoi fan grazie a un giallo coi fiocchi, orchestrato con l’oramai usuale padronanza della penna (e, come vedremo, con un occhio alla stretta attualità). Ai differenti capi del filo ci sono due indagini su cui Montalbano si trova a investigare in parallelo. Da un capo abbiamo la vicenda dei migranti che sbarcano in Sicilia a Vigata. Montalbano stesso, insieme agli abitanti del paese, si dà un gran da fare per soccorsi e accoglienza. Ma fra le storie dei viaggi in mare dalle coste africane emerge un brutto caso di violenza perpetrata dagli scafisti a una giovanissima minorenne. Dall'altro capo del filo c'è un altro crimine, un omicidio: qualcuno ha assassinato la sarta del paese, Marta, di cui Montalbano è amico, oltre che cliente. Tocca a lui dipanare la matassa e agguantare il colpevole. Memorabili le ambientazioni delle scene in cui il commissario, assistito dal gatto di Marta, perlustra la sartoria alla ricerca di segni che possano dare un senso all’indagine, fra rocchetti, gomitoli e stoffe. Pare che con L'altro capo del filo Camilleri sia arrivato al suo centesimo libro. Una carriera cominciata tardi, ma con una prolificità e un successo strabilianti. Eppure neppure questo giallo sente per nulla la stanchezza. Anzi, più passa il tempo più ogni romanzo conferma l'intramontabile freschezza di una scrittura di talento.
REDAZIONE
2 AGOSTO 2016