LA STRAORDINARIA VITA DI PEGGY GUGGENHEIM
Il padre di Peggy Guggenheim, naufragò col Titanic. Era un uomo raffinato, elegante, si trovava sul ponte della nave fumando il sigaro, quando venne travolto dalle onde e precipitò in mare, sempre tenendo il sigaro nella mano. Peggy era una ragazzina ma decise che avrebbe svolto un ruolo determinante nel mondo dell’arte di quei tempi Diceva infatti: ”E’ mio dovere proteggere l’arte” e questa vocazione l’ha sostenuta per tutti gli anni di vita. La sua famiglia era ricchissima, possedevano infatti miniere di argento, acciaio e rame, ma nonostante questo Peggy a vent’anni vende libri in una libreria a New York.
Frequenta tutti gli intellettuali di quel momento e s’innamora di Laurence Veil, un pittore squattrinato con cui si trasferisce a Parigi. La convivenza con Veil non è stata di certo idilliaca, infatti Veil ne ha scritto una specie di romanzo horror in seguito al quale Peggy decide di lasciarlo. Con Veil avevano cominciato a frequentare i circoli bohemien di Parigi, dove Peggy divenne amica di artisti come Man Ray, Brancusi, Duchamp e soprattutto Djuna Barnes, scrittrice che diventò poi la sua migliore amica .Peggy dopo Veil s’innamora di un raffinato intellettuale inglese, Holms e questo matrimonio si rivelerà perfetto.
Il loro è un grande amore, purtroppo durerà poco perchè Holms muore dopo pochi anni. Peggy ne è devastata e per consolarsi comincia a comprare quadri, anche su consiglio del suo grande amico Samuel Beckett. Sarà però Duchamp a insegnarle la differenza fra arte astratta e surrealista. Apre a Londra la sua prima galleria, su consiglio di Jean Cocteau. La sua collezione sta diventando ormai importantissima: ha infatti acquistato, opere di Picabia, Braque, Mondrian e Dalì.
La sua prima mostra la dedica a Cocteau, dopo ne avrà un’altra dedicata a Kandinski. Però la galleria non la soddisfa completamente, vuole aprire un museo d ‘arte moderna. Pensa che Londra possa essere il posto giusto ma poi durante la guerra sente nostalgia dell’America e vuole farvi ritorno. Peggy, nonostante la guerra, acquistava opere d’arte e la sua collezione diveniva sempre più importante. Peggy diceva: ”Voglio comprare un quadro al giorno”, anche se forse non tutti i giorni Peggy acquistava quadri.
S’innamora di Max Ernst e ritorna a New York con lui, il loro matrimonio sarà brevissimo. Peggy vuole il suo Museo e lo avrà nel 1942. Sarà la Galleria/Museo Art of the Century e questo è il museo Peggy Guggenheim, che poi si trasferirà nell’edificio famosissimo di Lloyd Wright. Il giorno dell’inaugurazione Peggy indosserà un orecchino di Tanguy e sull’altro orecchio, uno di Cartier ”per dimostrare la mia imparzialità” tra l’arte surrealista e quella astratta”.
La Galleria Museo, avrà esposte tutte le opere di Peggy, la sua collezione cubista, astratta, surrealista. Il catalogo sarà di Andre’ Breton e la copertina disegnata da Max Ernst. Nel 1948, Peggy Guggenheim comprerà il Palazzo Venier dei Leoni a Venezia, sul Canal Grande e vi trasferirà la sua memorabile collezione. Peggy Guggenheim morirà a Venezia a 81 anni.
Ascania Baldasseroni
8 marzo 2016