Bere il vino senza mal di testa. Il senza solfiti.
Bere il vino senza mal di testa. Il senza solfiti.
Gli italiani mettono sempre di più nel loro carrello della spesa i prodotti bio. Sempre più spesso nei supermercati si vedono mamme che leggono le etichette dei prodotti alla ricerca della garanzia della tracciabilità della filiera. Perché dire solo bio non basta.
Si stima che il mercato del biologico sia in forte crescita. Da un’analisi
della Coldiretti su dati Nielsen risulta per il primo quadrimestre 2018 un aumento dei consumi del 10,5% con un trend che è positivo da un decennio. Questo nonostante il costo di questi prodotti sia più alto.
Per quanto riguarda il vino biologico, vediamo prima di tutto che cosa si intende con questo termine secondo il Regolamento europeo 203/2012. Un vino viene detto biologico quando proviene da uve 100% biologiche coltivate senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi e cioè concimi, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e senza la presenza di organismi geneticamente modificati. Inoltre, in cantina la vinificazione deve avvenire usando soltanto i prodotti autorizzati dal regolamento europeo che ha stabilito un limite all’uso dell’anidride solforosa totale. (per i rossi secchi di 100mg/l e per i bianchi secchi di 150mg/l). In pratica, nel linguaggio comune si parla di solfiti intendendo l’anidride solforosa e i solfiti che vengono impiegati in aggiunta a quelli naturali, per la preparazione e la conservazione degli alimenti. Le donne, in particolare, si lamentano del mal di testa che dà loro un vino che contiene troppi solfiti.
Dice Federico Fazzuoli, noto conduttore tv e produttore di vini toscani biologici, che ha messo recentemente in produzione “Il Senza Solfiti”, un vino rosso che non ha solfiti aggiunti e ha una quantità di solfiti naturali minore di 10mg/l , quindi molto molto più bassa di quella permessa dal regolamento europeo:
“Pochi anni fa il biologico sembrava un’utopia, in molti ci hanno creduto ed ora è diventato un consumo di massa. Se è vero che il vino è un piacere, ora sappiamo che può essere un piacere senza mal di testa. Sono convinto che il vino senza solfiti sarà il futuro del vino e spetta all’Italia, grandissimo produttore, guidare questa svolta”. I vini si potranno degustare a Firenze al Chianti Lovers domenica 10 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 21.00. Oppure li trovate sul sito www.fattoriafazzuoli.it
Roma, 7 febbraio 2019
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