Tutti a Floracult nel Parco di Veio il 25, 26, 27, 28 aprile 2024

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FloraCult, mostra mercato florovivaistica e di sostenibilità, ritorna per la tredicesima edizione da giovedì 25 a domenica 28 aprile2024, promossa e organizzata da Ilaria Venturini Fendi, imprenditrice agricola e designer, con la collaborazione dell’esperta di giardini Antonella Fornai e dell’architetto Francesco Fornai.

Durante i quattro giorni di FloraCult ogni anno si seminano idee, relazioni e sollecitazioni, grazie agli incontri di persone molto diverse tra loro per settori di studio e interessi, accomunate però sempre dal rispetto della natura.

In continuità con la scorsa edizione, incentrata sul rapporto tra uomo e natura, quest’anno vogliamo metterne in risalto i germogli, cioè le soluzioni pro-attive che questo interscambio può generare: la natura, infatti, è il nostro punto di partenza e ci indica la direzione da seguire.

Quest’anno sarà nostro partner scientifico ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ci illustrerà due progetti di eccellenza scientifica, il Progetto CARG - Cartografia geologica e geotematica e L'EcoAtl@nte: un vero e proprio “viaggio nell’Ambiente”.

Ospite di FloraCult il Professore Piergiorgio Odifreddi, matematico, accademico e divulgatore scientifico conosciuto e apprezzato per le sue pubblicazioni che riguardano non solo la matematica, ma anche la scienza, la filosofia e la società.Il prof. Odifreddi presenterà due interventi: il primo sul rapporto tra la matematica e la naturaa partire dalla natura che portiamo sulla tavoladove mangiamo, scoprendo la geometria nascosta nelle arance, nei salami e nei grissini o nelle strutture frattali dei broccoli e dei cavolfiori; l’altro sulla stretta relazione tra matematicae letteratura, a dialogo con la poeta Ilaria Maria d’Urbano. Anche le parole, infatti, sono semi.

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Marevivo presenta la Campagna “0nly One: One Planet, One Ocean, One Health.”

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È stata presentata a Capri nella splendida Certosa di San Giacomo, la Campagna internazionale di Marevivo ʺOnly One: One Planet, One Ocean, One Healthʺ .

L’obiettivo è quello di creare sempre più consapevolezza sul fatto che la nostra salute è legata a quella di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali, che in 4 miliardi di anni hanno raggiunto un equilibrio consentendo alla nostra specie di poter respirare, nutrirsi, riprodursi. Le attività umane stanno rompendo questa armonia che possiamo ristabilire solo lavorando tutti insieme con un approccio olistico, a diversi livelli.

Colpiscono i dati della transizione ecologica: 5 anni 187 giorni 9 ore. Questo è il tempo che ci rimane per limitare l’aumento della temperatura globale media a 1,5°centigradi partendo dal 16 gennaio 2024 data in cui la mostra di Marevivo è stata stampata.

E tutti noi ormai tocchiamo con mano i dati del cambiamento climatico. È di pochi giorni fa la notizia di una forte grandinata in… Arabia Saudita!

Per quanto riguarda la transizione alimentare la mostra di Marevivo ci spiega che non possiamo continuare a nutrirci di animali selvaggi prelevati dal mare con una pesca eccessiva. Le risorse marine si stanno esaurendo e il 90% dei pesci commerciali è a rischio di estinzione. Gli allevamenti intensivi di animali terrestri sono crudeli e insostenibili, producono CO2 e metano e rappresentano un rischio per la salute umana a causa degli antibiotici somministrati.

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È stata appena inaugurata la straordinaria mostra antologica del pittore e scultore recentemente scomparso, Alessio Paternesi di cui sono esposte cento opere tra quadri e sculture nella mostra a lui dedicata a Sutri in provincia di Viterbo, la terra da lui tanto amata. Paternesi che ha personalmente conosciuto i grandi del ‘900, come Fazzini, Balthus o Guttuso e Sebastian Matta e di cui fu grande amico, ha   esordito giovanissimo, a 22 anni quando nel 1959 partecipò alla VII Quadriennale di Roma.

In seguito ha avuto una lunga esperienza internazionale: ha esposto n Europa a Berna, Avignone e Zurigo. Ha anche vissuto ed esposto a New York con una personale e numerose collettive, poi a Los Angeles. La storia della sua vita è lunga e affascinante, piena di incontri significativi come quello con Rafael Alberti o il già citato pittore surrealista cileno, Sebastian Matta entrambi amici e compagni  non solo di una forte intesa culturale ma anche di scanzonate passeggiate notturne a Roma e a Viterbo.  Ha scritto di lui Rafael Alberti: ”La tua pittura ha l’odore della terra, sa di creta e di fango, di rugiada all’alba d’ocre dorate, rossi  cupi e silenzi sereni che riposano già in un cavallo, un gatto, una ragazza nuda.” Parole che descrivono magistralmente la magia e le opere di Alessio Paternesi.

La mostra è divisa in tre sezioni tutte incredibilmente attraenti, popolate di figure spesso senza volto come nei Giardini di Piero o nei Giardini Incantati, figure che richiamano gli antichi etruschi che vivevano in queste terre o le molte figure femminili che tanto sembrano attrarre il maestro. Il colore verde della natura è dominante e avvolge non solo uomini e donne dei suoi quadri ma anche noi.

Stupisce l’eclettismo di Paternesi che ha lavorato con materiali di tutti tipi, dai dipinti ad olio, agli acquerelli su carta fino, alla plastica e al bronzo.  E di bronzo sono le magnifiche sculture con figure di donne che, assorte, sembrano guardare lo scorrere della vita.

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Da Ferdinando de’ Medici a Manet:
il limone, oggetto di ogni passione

Le Citron di Édouard Manet, prestito eccezionale del Musée d’Orsay in mostra a Villa Medici. Agrume iconico del paesaggio mediterraneo, il limone è al centro del programma primaverile di Villa Medici grazie al prestito eccezionale dal Musée d’Orsaydell’operaLe Citron (Il limone) dipinta da Édouard Manet nel 1880, che sarà esposta per tre mesi nelle camere storiche del cardinale de’ Medici, come momento clou della visita guidata a Villa Medici.

La presenza silenziosa del Limone, che sembra fare appello a tutti i sensi, sarà l’occasione per una residenza letteraria della scrittrice e filosofa francese Vinciane Despret, che ad aprile sarà chiamata a lasciarsi ispirare da questo frutto.

Nel 2024, il Ministero della Cultura francese e il Musée d’Orsay celebrano i 150 anni dell’impressionismo.Parallelamente alla mostra Paris 1874.Inventer l’impressionnisme (Parigi 1874. Inventare l’impressionismo) che si terrà a Parigi, in oltre 30 musei francesi sarà possibile scoprire circa 180 opere eccezionalmente concesse in prestito dal Musée d’Orsay.
Le Citron di Manet sarà così protagonista a Villa Medici, ricucendo un legame con la passione per gli agrumi della famiglia de’ Medici.

 

EPOPEE CELESTI. ART BRUT NELLA COLLEZIONE DECHARME

Dal 1° marzo al 19 maggio 2024, l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici presenta la mostra EPOPEE CELESTI. Art Brut nella collezione Decharme, che riunisce una selezione di 180 opere della collezione di Bruno Decharme, una vera e propria panoramica sull’art brut.Il concetto di art brut è attribuito al pittore francese Jean Dubuffet (Le Havre, 1901 - Parigi, 1985) che a partire dal 1945 diede vita a una collezione di oggetti e opere realizzati da pazienti di ospedali psichiatrici, detenuti, emarginati, solitari, persone “fuori dal sistema”. Questi creatori autodidatti producono senza preoccuparsi dello sguardo degli altri e partecipano alla nascita di nuovi linguaggi, invenzioni o tecniche.

Leggi tutto: Da domani fino al 19 maggio 2024 tre mostre da non perdere all'Accademia di Francia - Villa Medici

21° ASIAN FILM FESTIVAL Dal 10 al 17 aprile 2024 Al Cinema Farnese Arthouse di Roma

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Al Cinema Farnese Arthouse di Roma torna il tradizionale appuntamento con Asian Film Festival, la rassegna cinematografica che rivolge lo sguardo alle migliori nuove produzioni dell'Estremo Oriente,   ideata   da Cineforum Robert Bresson con   la   direzione   artistica di Antonio Termenini. Dal 10 al 17 aprile 2024 saranno numerosi gli appuntamenti in sala per la ventunesima edizione, in programma dal primo pomeriggio alla sera tardi, che vedranno proiettare, accanto ai nuovi film di grandi registi, anche molte opere prime di alto livello - assolute sorprese - distribuite tra la sezione Newcomers, Concorso e Fuori Concorso.

La giuria dell'edizione 2024 sarà presieduta dal giornalista, scrittore ed editorialista Antonio Polito che, insieme al regista Christian Carmosino e alla giornalista e docente di linguaggio audiovisivo Angelica Alemanno, giudicheranno le opere in concorso, mentre per la sezione dei talenti emergenti del cinema asiatico sarà creata un'apposita giuria di studenti presieduta dal prof. Antonio Falduto della UNINT.

Le nazioni coinvolte quest'anno sono Corea del Sud, Giappone, Cina, Taiwan, Hong Kong, Malesia, Singapore, Indonesia, Vietnam, Thailandia, Filippine e Nepal, quest'ultimo presente per la prima volta al festival.

Tornano le giornate a tema, dedicate ai Paesi che meglio si sono distinti per l’originalità e il dinamismo delle proprie cinematografie, organizzate grazie al sostegno e al coordinamento imprescindibile di Ambasciate, Istituti di Cultura, Film Commission e Agenzie governative dei paesi dell’Estremo Oriente: realtà che in questo anno hanno rinforzato a vario titolo la loro partnership strategica con il Festival. In ordine cronologico, si succederanno il Thailand Day (12 aprile), Korean Day (13 aprile), Japan day (14 aprile) e Vietnam Day (16 aprile).

Tre i temi trainanti di questa edizione spiccano argomenti di scottante attualità, quali la condizione della donna, l'entrata nella maggiore età attraverso racconti adolescenziali e la violenza declinata nelle sue diverse forme.

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Fino al 10 marzo 2024 è possibile visitare aMuseo Casa di Goethe di Roma la mostra Max PeifferWatenphul. Dal Bauhaus all’Italia

Martedì 5 marzo 2024, alle ore 18.00 il curatore Gregor H. Lersch, direttore del Museo, accompagnerà il pubblico in una visita guidata alla mostra dedicata a uno dei più straordinari artisti del modernismo: Max PeifferWatenphul (Weferlingen 1896 - Roma 1976).

Tra i primi studenti del Bauhaus di Weimar, sviluppò uno stile pittorico del tutto individuale, ricco di colori e dall'aspetto quasi naif, in costante confronto con i circoli dell'avanguardia degli anni Venti. I suoi soggetti, le vedute di Venezia e di Roma e soprattutto le numerose rappresentazioni dei paesaggi italiani, appaiono spesso come attraverso un sottile velo atmosferico. Inoltre negli anni Trenta, PeifferWatenphul sperimentò la fotografia, ritraendo straordinari panorami architettonici e ritratti.

Leggi tutto: Max PeifferWatenphul. Dal Bauhaus all’Italia. Casa di Goethe , Via del Corso 18 Roma

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