La cucina italiana va in Oman.
Si è svolta a Muscat, la capitale dell’Oman la Settimana della cucina Italiana, organizzata dall’ Ambasciata Italiana in Oman su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per promuovere la dimensione culturale, sociale e ambientale della gastronomia. La Settimana della cucina italiana è un’opportunità per accrescere la consapevolezza del pubblico verso il cibo italiano, le sue tradizioni culinarie, le diversità delle cucine regionali così come l’importanza di usare uno stile di vita salutare e di essere consumatori responsabili.
Ogni anno viene individuato dal Ministero degli Affari Esteri un tema diverso. Quello di quest’anno era “Convivialità, sostenibilità e innovazione”. La linea scientifica e divulgativa scelta dall’Ambasciatore italiano in Oman Federica Favi, curata interamente da Federico Fazzuoli, ha visto protagonisti esperti, associazioni e istituti di ricerca.
Così è stata presentata l’ultima ricerca scientifica svolta dal Crea, (Consiglio per la Ricerca nell’Agricoltura e nell’Alimentazione) sull’Alimentazione della donna prima e dopo il parto. La ricerca è stata presentata dalla dott.ssa Stefania Ruggeri del Crea ai docenti ed agli studenti dell’Università Sultan Qaboos di Muscat. Inoltre, Cinzia Farisè Ceo di Oman Cable del gruppo italiano Prysmian, ha illustrato “SHE STEM“ un’ importante iniziativa, in linea con l’impegno dell’azienda sulla Responsabilità Sociale di Impresa, volta a formare giovani donne omanite senza lavoro in discipline tecniche.
Al termine della conferenza, degustazione dello chef stellato Paolo Gramaglia dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani che, con la collaborazione del Ristorante Fresco di Mascate, ha offerto assaggi della tipica cucina locale italiana del riuso.
Un altro appuntamento importante ha visto Roberto Ariani, segretario generale dell’Accademia Italiana della Cucina e Roberto Vasarri, coordinatore della Toscana, illustrare il rapporto tra gastronomia e turismo. I due relatori hanno raccontato l’esperienza italiana, un’esperienza che può diventare un esempio per l’Oman che si sta affermando in questo settore.
“Con tali ospiti ”, ha commentato l’Ambasciatore Federica Favi, “l’attesa è anche quella di sviluppare forme di collaborazione tra Italia ed Oman nel settore della ricerca scientifica, della distribuzione dei prodotti Italiani nel Sultanato, della formazione scientifica e tecnica. Come sempre, la nostra cultura, il nostro soft power sono un importante volano per la nostra economia all’estero.”
Due le serate dedicate alla degustazione della cucina italiana, una in omaggio al grande compositore gourmet Gioacchino Rossini la cui opera si era appena conclusa alla Royal Opera House di Muscat con l’esecuzione della Compagnia Rossini Opera Festival di Pesaro. Il ristorante Capri Court ha accolto gli ospiti con un menu rossiniano firmato dagli Chef Paolo Pelosi e Daniele Di Sacco. Inoltre una grande serata di live cooking si è svolta nei giardini della Residenza dell'Ambasciatore con quattro postazioni di cucine e altrettanti chef italiani che hanno cucinato vere prelibatezze molto apprezzate dagli invitati.