BANGKOK, una guida speciale di Corrado Ruggeri

Il libro di Corrado Ruggeri si intitola esattamente: Storie di Bangkok, una guida diversa per capire, decifrare, entrare. E, in effetti, questo è un racconto molto piacevole della città attraverso dieci storie che ci fanno vivere Bangkok dall’interno, come se la raccontasse una persona che da sempre vive lì. Gli “incontri “ di Corrado Ruggeri cominciano con Silpa Bhirasri all’anagrafe Corrado Feroci, “un italiano naturalizzato thailandese, un anonimo insegnante nella terra natale, diventato una celebrità dell’arte e dell’insegnamento nella sua seconda patria, un caposcuola onorato con funerali reali e una statua nel centro di Bangkok”. Il re Rama V dell’allora Regno del Siam così si chiamava la Thailandia, nel 1897 fece un viaggio in Italia; sbarcò a San Remo e poi prese il treno messo a disposizione dal re Umberto I di Savoia, per raggiungere Torino dove rimase impressionato prima dalla stazione di Porta Nuova e poi dall’eleganza degli edifici della città. Fu così che al suo ritorno, importò architetti, ingegneri e artisti italiani chiedendo loro di ridisegnare una nuova porzione di Bangkok compresi il Palazzo del Trono e la stazione che è molto simile a quella di Porta Nuova. Ma, ritornando a Corrado Feroci, il fratello del re Rama VI lo chiamò quando gli arrivò voce che in città c’era un artista italiano bravissimo e non sufficientemente valorizzato. Dopo la prova di un busto che ebbe apprezzamenti entusiastici, Feroci comincia a lavorare con grande impegno e successo e, dopo appena un anno, viene nominato scultore del Dipartimento reale; dieci anni dopo fonda l’Accademia delle Belle Arti che poi sarebbe diventata l’Università di Silpakorn, il più grande centro di formazione per artisti della Thailandia, situato proprio di fronte al Palazzo Reale.
E così, insieme alla storia di Silpa e delle sue opere impariamo a conoscere i posti più importanti della città, dal monumento a Rama I della dinastia dei Chakri che regna ancora oggi al Moca, uno dei più grandi musei dell’arte contemporanea di tutta l’Asia che racchiude anche le opere di Feroci. Molto interessante anche la storia di Jim Thompson, agente segreto della Cia e grande mercante di seta con tutti i segreti della sua bellissima casa di legno di teak con giardino sul fiume che ora è diventata museo. E non manca un capitolo sul tatuatore Gippi Rondinella che rimpiange i tempi in cui i tatuaggi si facevano con le canne di bambù. È lui il personaggio chiave per chi ama “affrescarsi” il corpo, è lui che insieme al suo amico Jimmy Wong, ricorda i tempi in cui i soldati americani che avevano combattuto in Vietnam si fermavano a Bangkok in licenza o in degenza ai tempi in cui la città era ”bassa, piccola, senza grattacieli e ci si spostava con le barche sui canali…”