Il desiderio di essere come tutti.

Questo libro di Francesco Piccolo, edito da Einaudi, ha vinto il premio Strega nel 2014, ma io l’avevo perduto e solo ora l’ho comprato dopo averne letto qualche pagina a casa di amici.E’ come rivedere gli ultimi quaranta anni della politica italiana intrecciati alla vita del protagonista. L’autore è estremamente sincero con se stesso ma ci strappa anchemolti sorrisi nelle descrizioni ironiche di alcuni momenti cruciali della sua vita. A cominciare da una data “ il 24 giugno 1974 al settantottesimo minuto di una partita di calcio , quando sono diventato comunista…” quando Germania est e Germania ovest si affrontavano ai mondiali . E lui che aveva dieci anni, si trova schierato dalla parte della prima con quella che suo padre e i giornali trattavano come “la squadra delle riserve” , quasi una squadra di serie B. “Pian piano cominciai a sentire un’incontrollabile simpatia per quegli sconosciuti, più deboli, più fragili, più lontani, più poveri e con le tute più tristi…” Rimane affascinato da Berlinguer e la politica italiana si snoda nelle pagine del libro intervallatada due storie d’amore importanti raccontate con grande ironia, la prima con Elena, compagna di banco al liceo scientifico che faceva parte del Movimento all’epoca del rapimento Moro, e l’altra Chesaramaiche poi diventerà sua moglie….
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