TRECCANI: UN VOCABOLARIO DI IMMAGINI.

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Si chiama UTOPIA ed è a cura di Treccani Arte, un ramo del famoso Istituto della Enciclopedia Italiana sulle cui opere tanti di noi hanno studiato e che ancora oggi ci supporta quotidianamente rendendo disponibili a tutti il Vocabolario e l’Enciclopedia on line. Treccani Arte è interamente dedicato all’arte contemporanea, con la realizzazione di pubblicazioni e di grafiche e multipli d’artista dei più grandi nomi italiani .Oggi Treccani Arte lancia una nuova linea di poster d’artista che ambiscono a illustrare, utopicamente, i centocinquantamila lemmi del vocabolario Treccani.

Lemma è la voce, il titolo di un singolo articolo di enciclopedia o di dizionario: una parola, quindi, scelta da ciascuno degli artisti selezionati da Treccani per essere illustrata attraverso un’immagine. Ogni artista ha interpretato la parola scelta con la massima libertà espressiva, rappresentandola in modo inedito e ripensandone il significato stesso.

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Alla Galleria del Cembalo arriva Letizia Battaglia

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Paola Stacchini Cavazza e Mario Peliti  ci sorprendono sempre per la loro raffinata cultura. Questa volta hanno scelto Letizia Battaglia con Vintage Prints, fotografa siciliana di grande valore e con moltissimi riconoscimenti anche all’estero.

Attraverso quaranta stampe di piccolo formato selezionate da Letizia Battaglia dal proprio archivio, insieme ad Alberto Damian e a Matteo Sollima, curatori della mostra, l’esposizione presenta alcuni tra gli scatti più noti della fotografa siciliana, affiancati – in alcuni casi – da un secondo sguardo della stessa situazione, spesso stampato in camera oscura in unico esemplare. In un’epoca caratterizzata da immagini realizzate in grande formato, concepite per l'esposizione a parete, la forza evocativa di questa mostra consiste proprio in ciò che è celato in ciascuna delle piccole opere esposte: la storia del singolo foglio di carta. A corredo della verità dei fatti di cui queste fotografie danno testimonianza, molto spesso tragici, il lato posteriore di ogni stampa aggiunge una storia propria, suggerita dai diversi timbri dell’autrice e delle agenzie che distribuivano a quotidiani e periodici il suo lavoro, da annotazioni e indicazioni per la stampa, oltre alle didascalie scritte di getto.

Realizzate tra gli anni Settanta e l’inizio dei Novanta del secolo scorso, la maggior parte delle fotografie documenta la complessa realtà della vita a Palermo di quel periodo, dagli omicidi di mafia alla condizione dei bambini “a rischio”, dalla vita nei quartieri poveri alle feste dell’aristocrazia. A questo nucleo principale si affiancano alcune immagini realizzate all'estero, per esempio nel 1986 a New York, dove si era recata per ritirare il New York Times Award e dove l’anno prima aveva ricevuto il W. Eugene Smith Fund Grant, prima donna europea a ricevere tale riconoscimento, o ad Arkhangelsk, in Unione Sovietica, con un ritratto quanto mai attuale (purtroppo) di un gruppo di infermiere celate dietro le mascherine, o infine nel 1987 nel reparto psichiatrico di un carcere femminile a Madrid.

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L'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici ha ospitato nella sala Michel Piccoli la proiezione del film Un’ombra sulla verità di Philippe Le Guay alla presenza del regista e della produttrice Anne-Dominique Toussaint.

 Il film, presentato a ottobre in anteprima alla 13°edizione di France Odeon, Festival del cinema francese di Firenze, è stato il più votato dal pubblico ed uscirà al cinema in Italia nel mese di febbraio, distribuito da Bim.

L'opera, ispirata ad una storia vera e  interpretata da Bérénice Bejo, François Cluzet et Jeremie Renier, è ambientata a Parigi, dove una coppia - Simon ed Hélène -  decide di vendere una cantina nello stabile dove abita, ma l'acquirente si rivela essere un uomo dal passato torbido che decide di installarsi per viverci senza informare nessuno; gradualmente la sua presenza sconvolgerà la vita della coppia.

Racconta Philippe Le Guay" ..il film tratta un tema molto forte e attuale come quello del negazionismo,  come una situazione semplice, la vendita della cantina, un banale atto commerciale, precipita bruscamente la vita di una coppia all'inferno...."

 

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Artclub#34: Giuseppe Penone a Villa Medici (17 dicembre 2021 - 27 febbraio 2022)

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Dopo la grande mostra personale organizzata nel 2008 da Richard Peduzzi, Giuseppe Penone torna oggi a Villa Medici con un progetto ideato appositamente per le stanze storiche del cardinale Ferdinando de’ Medici. Dal 16 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022; l’artista presenta quattro opere emblematiche della propria poetica: Vaso (1986) in ceramica e gesso, Il vuoto del vaso (2005) in terracotta bianca e radiografie, e Avvolgere la terra – vaso (2005) in terracotta bianca e gesso, il video Ephemeris (2016) e cinque sculture in terracotta e bronzo dal titolo Terra su terra – bacile (2005).

Mentre l’esposizione del 2008 era presentata negli spazi più emblematici e maestosi di Villa Medici, l’artista occupa questa volta un luogo dal carattere più intimo: le stanze private del Cardinale Ferdinando de’ Medici (la stanza degli Elementi, la stanza delle Muse, la stanza degli Amori di Giove). Per questo progetto, Giuseppe Penone cerca di mettere in valore la singolarità degli spazi presentando tre opere che mettono in discussione il materiale e il concetto di scultura.

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Sta per tornare Floracult!

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Dopo mesi in cui siamo rimasti chiusi a casa con la paura del Covid finalmente si avvicina la primavera e in aprile riapre Floracult, Natura è Cultura la manifestazione che da dodici anni mette insieme florovivaismo amatoriale ma anche natura, vita all’aria aperta e ambiente.

Floracult è promossa e organizzata da Ilaria Venturini Fendi, proprietaria dell’azienda agricola biologica I Casali del Pino in cui si svolge l’evento, ed è a cura di Antonella Fornai, nota esperta di giardini e Francesco Fornai, architetto paesaggista. Molto più di una fiera, FLORACULT offre un percorso che si snoda tra oltre 120 espositori a cui si affiancano laboratori, installazioni, esperienze culturali e ludiche.

Offre la partecipazione gratuita ad associazioni ed ong che si occupano di sviluppo sociale ed ambientale e spazi educativi e ricreativi per i bambini oltre a corsi di giardinaggio, consigli di esperti, presentazioni di libri, degustazioni, progetti multimediali. Numerosi gli incontri con designer e artisti che lavorano approfondendo le più importanti tematiche legate alla natura e all’ambiente.

Floracult da sempre promuove tematiche e progetti legati alla sostenibilità. Ilaria Venturini Fendi ha utilizzando Floracult sin dalla sua prima edizione come luogo di incontro delle voci più interessanti che affrontano il tema e come occasione per promuovere tecnologie innovative legate alla difesa della terra e dell’ambiente.

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Donne nella musica

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Gaia Vazzoler nasce pianista al Conservatorio di Latina, si laurea col massimo dei voti al DAMS di Roma Tre, insegna musica ai piccoli di tre-cinque anni, fa concerti e si dedica a studi di musicologia. Sue una serie di  introduzioni di grande successo ai concerti dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma con cui ha collaborato per dieci anni. Il pubblico ha mostrato di apprezzare molto l’ascolto diuna introduzione al discorso musicale. Da qui, durante il lockdown, nasce l’idea di fare dei salotti musicali a cui tutti si possono iscrivere. E moltissime sono le donne over 60 che si iscrivono sfatando il luogo comune che le donne “non rispondono” perché in realtà possono suonare qualsiasi strumento, soprattutto il pianoforte che richiede un atteggiamento “multitasking” tipico delle donne perché comporta l’uso non solo del cervello e quindi del pensiero ma contemporaneamente della vista per leggere la musica e delle mani e dei piedi per suonare.

 Negli anni Gaia Vazzoler aveva notato come nel campo della musica fossero presenti sempre e soltanto gli uomini, così si è messa a fare delle ricerche da cui è nata una carrellata straordinaria di donne che hanno aiutato i loro fratelli e mariti senza mai apparire, ombre preziose e silenti di musicisti famosi.

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